- Marco Russo
Perché dobbiamo passare, ogni giorno, del tempo a stare soli

Un bell’articolo publicato su Ted spiega perché dobbiamo passare, giornalmente, del tempo a stare soli: non dando a noi stessi dei minuti, o delle ore, liberi da distrazioni e ‘dispositivi elettronici’, rischiamo di perdere la nostra capacità di sapere chi siamo e cosa è importante per noi.
Le interconnessioni col mondo esterno, nell’epoca in cui siamo, sono così prepotenti e preponderanti che ci lasciano veramente poco spazio e tempo per ascoltare il nostro mondo interiore. Se non diamo ascolto ai nostri impulsi, desideri, emozioni etc. rischiamo di trovarci, ad un certo punto, sovrastati da loro e potremmo non essere in grado di affrontarli. La stessa cosa accade nel corpo; se non ascoltiamo i piccoli segnali che il corpo ci manda, ad un certo punto, rischiamo di trovarci con un problema fisico rilevante; un mal di schiena invalidante, un’articolazione senza più cartilagine etc.
Diventa quindi importante inserire, tra le nostre abitudini, quelle ci permettano di passare del tempo in contatto profondo con noi stessi. Negli ultimi anni alcune scuole e importanti aziende, hanno cominciato ad inserire, all’interno dei loro orari, del tempo da dedicare alle meditazione e all’ascolto di musica classica. Il rendimento degli studenti e dei lavoratori che si sottoponevano a queste pratiche è notevolmente aumentato, così com’è aumentata la percezione di benessere dei singoli individui, se mi sento meglio rendo di più!
Oggi sistemi psicosomatici basati sull’osservazione interiore come feldenkrais, meditazione, mindfulness e yoga, otre ad una sana e quotidiana solitudine (liberi da telefoni e computer) diventano essenziali per il nostro benessere psico-fisico.
https://ideas.ted.com/why-we-owe-it-to-ourselves-to-spend-quiet-time-alone-every-day/