- Marco Russo
Mal di schiena

Il mal di schiena è una patologia che colpisce l’80 per cento della popolazione ed è la prima causa di assenza dal lavoro. In effetti si può definire la lombalgia un male sociale, cioè derivato dal modo in cui viviamo nell'ambito della società moderna. Lo stile di vita, la sedentarietà e le posizioni assunte durante le ore passate al lavoro o alla guida della macchina, sono tutti fattori che incidono su questo disturbo. Le cause possono essere di tipo meccanico (ernie, discopatie), posturali cioè legate ad un modo disfunzionale di muoversi o mantenere una posizione, o psicologiche. A prescindere dalle cause che possono incidere in questo invalidante disturbo, la soluzione rimane sempre la stessa: ascoltarsi e trovare un modo migliore di muoversi, di agire. Se è vero che terapie osteopatiche, riabilitative o farmacologiche possono essere di aiuto in caso di crisi acuta, è pur vero che se non si cambiano le abitudini posturali, se non ci si osserva, comprendendo quali sono gli schemi o le attività legate al dolore, il mal di schiena, prima o poi, si ripresenterà. La situazione a quel punto diventerà cronica, rischiando così di trasformarsi in un ciclo vizioso di: mal di schiena-cura-mal di schiena. La consapevolezza della relazione di causa-effetto e l’attenzione a come facciamo quel che facciamo possono essere la chiave per la liberazione dal dolore. Nel Metodo Feldenkrais, si usa la consapevolezza come strumento di libertà: se scopro come agisco e provo delle variazioni, posso sostituire gli schemi disfunzionali con altri più efficienti, più adatti alle situazioni.
Mi sono imbattuto nel Metodo Feldenkrais per caso (per chi crede che il caso esista!). Cercavo qualcosa che stimolasse il mio interesse e ho letto un articolo. Ho subito comprato e letto il primo libro scritto da Feldenkrais, poi un secondo, poi gli altri. Trovavo le sue intuizioni rivoluzionarie ed incredibilmente lucide, ma era la teoria; e la pratica? Decisi così di comprare un libro scritto da due suoi allievi: “Il benessere completo con il Metodo Feldenkrais “ di Mark Reese e David Zemach-Bersin.
Cominciai a fare quei semplici movimenti ogni giorno: erano facili, impiegavano poco tempo e...dopo poco il mal di schiena di cui soffrivo, giornalmente da due anni, iniziò a diminuire: non si presentava ogni giorno e quando arrivava era meno intenso. Cominciai a percepirmi in un modo nuovo ed a muovermi con più leggerezza. Andai a Palermo e mi iscrissi alla formazione per diventare un insegnante; sentivo che avevo trovato la strada “giusta”.
Nel sito troverete a breve una pagina in cui inserirò dei movimenti che possono aiutare ad espandere lo stato di consapevolezza. Pur non essendo delle lezioni complete del metodo, possono essere d’aiuto a mantenere viva l’attenzione di sé.
Il link sotto è un inizio di sperimentazione, in Italia, sul Metodo Feldenkrais come aiuto alla lombalgia. Il campione di persone è ridotto e le lezioni prese in considerazione sono solo quelle di gruppo ma è un buon inizio, buona lettura.
http://www.scamilloforlanini.rm.it/html/ditro/documenti/lavoro_felden.pdf